Forum Fuoco e Legna

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  • Oggetto: "Re: Re: stufa ad accumulo in pietra ollare" di Dario del 27/03/2017, 22:39
    Grazie Ciro. Ho letto sul sito Tulikivi che il modello Hiisi è progettato apposta per le case in classe A e passive con camera di combustione più profonda e altri accorgimenti per un rilascio ancora più dolce del calore. Mi sto orientando su questa. Ancora devo far fare il calcolo della potenza/dimensione e il preventivo e poi parlarne con il termotecnico dell'impresa.
    Grazie mille

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  • Re: Re: Re: stufa ad accumulo in pietra ollare di Daniele del 29/03/2017, 21:00
    La soluzione migliore è una stufa ad accumulo tipo grunofen-kachelofen realizzata sul posto, perchè la maiolica/refrattario intonacato ha un coefficente di trasmissione termica più basso rispetto la pietra ollare/steatite. Naturalmente, di conseguenza, la superfice totale radiante della prima deve deve essere maggiore. Con questo non voglio dire che la Tulikivi sia un brutto prodotto, come del resto altre stufe
    però sta di fatto che più bassa è la tempratura esterna di lavoro più il calore propagato sarà ad irraggamento, cosa ideafe e auspicabile in una casa a tenuta. Saluti.
    • Re: Re: Re: Re: stufa ad accumulo in pietra ollare di Dario del 30/03/2017, 11:00
      Grazie mille per le informazioni per me preziosissime!!
      • Re: Re: Re: Re: Re: stufa ad accumulo in pietra ollare di Ciro del 02/04/2017, 19:47
        Ciao visto che avete approfondito fino alle differenze di MATERIALE accumulo, la "stufa ibrida in silicon carbide" sarebbe la migliore in assoluto, accumula più calore a parità di massa ed ha una cessione differente che favorisce maggiormente la migrazione del calore in tutte le stanze rispetto ai prodotti di massa tradizionali, esiste un apparato certificato persino al 93% di rendimento.
        • Re: Re: Re: Re: Re: Re: stufa ad accumulo in pietra ollare di Daniele.A del 06/04/2017, 23:34
          Premetto che nel suo genere la silico ceribe è una buona stufa; non voglio neanche discutere sul dato: rendimento92%, anche se in teoria un rendimento tale lo si può raggiungere , in pratica i funi in uscita sarebbero senza una temperatura sufficiente a far in modo che si crei tiraggio e la canna fumaria funzioni bene e senza dare problemi di condensa e catrame-creosoto. Ma veniamo al dunque: come ho detto e ripeto la migliore tipologia di riscaldamento, adatto in particolare alla costruzioni ben isolate, è quello ad irraggiamento che è simile a quello del sole non caldissimo ma molto diffuso come del resto il riscaldamento a pavimento cioè poco caldo ma grande superfice radiante, questo vale anche per le stufe a legna e quella che si avvicina di più al concetto è la classica kachelofen costruita sul posto: grande superfice di scambio con temperatura di lavoro non molto alta. Al contrario se la stufa è piccola e deve scaldarsi molto generando movimenti convettivi dell’ aria movimento della polvere equivalente a bassa qualità di riscaldamento che è quello dichiarato dalla silico caribe. Per quanto riguarda il materiale, è vero che il carburo di silicio ha un potere di accumulo piu alto della pietra ollare ma come dicevo ha che un coefficiente di trasmissibilià termica più elevato. Questo tipo di materiale viene comunemente usato per la realizzazione delle stufe tradizionali con tecnica moderna e veloce però solo nella parte interna chiamata girofumi l resto della stufa chiamato rivestimento parecchio voluminoso è realizzato con altro materiale refrattario ad accumulo meno conduttivo ma di grande superfice vedi http://www.cerampiu.com/girofumi-modulare-in-durasic come del resto altre aziende tipo Brunner, Ortner, Brula, ecc. Saluti

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