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  • Oggetto: "Re: Re: Re: Re: Re: scelta termocamino" di Fulvio del 25/02/2009, 07:41
    Ciao e grazie per l'intervento.
    Non volevo senz'altro sminuire la reputazione di una ditta che ritengo seria e degna del massimo rispetto....sto solamente cercando di non sprecare dei soldi (visto che sto per fare una ristrutturazione "pesante" e molto onerosa) cercando di muovermi nell'oceano di possibilità che esistono sul mercato...
    La mia idea è di riscaldare ad aria (non ad acqua) con un termocamino a pellet una casa semi-indipendente di 6 vani e circa 110 mq a Savona.
    La casa è disposta su 2 piani e la distribuzione delle stanze mi consente di raggiungerle facilmente con delle canalizzazioni non troppo lunghe.
    So che la soluzione migliore sarebbe un impianto a pavimento ad acqua ma, per problemi di altezze non posso installarlo al piano inferiore e tantomeno vorrei i termosifoni perchè mia moglie è contraria.
    Ti ringrazio anticipatamente per qualsiasi suggerimento
    A presto

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Messaggi di risposta:

Re: Re: Re: Re: Re: Re: scelta termocamino di Gianni del 25/02/2009, 14:40
Come dice Leo, se questo camino deve essere la fonte primaria di riscaldamento opterei per un prodotto di qualtà...
Ho la tua situazione su un piano solo, e il mio jolly a legna mi permette di non usare la caldaia. Puoi anche installare subito sopra al camino, un boiler (optional) che ti consente di avere 60-90 litri di acqua calda.
Ciao!
  • Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: scelta termocamino di Fulvio del 26/02/2009, 12:43
    Girovagando un po' ho visto che quando parlo di 6 vani su 2 piani con l'intenzione di riscaldarli ad aria quasi tutti mi dicono che non ce la farò.
    Riferendomi al Foghet Aria legna-pellet della Jolly-mec leggo che dovrebbe riscaldare tranquillamente fino a 110 mq. anche su più piani...
    Ora il mio dubbio è questo: è solo pubblicità o veramente questo termocamino è nettamente superiore ad altri?
    Inoltre: riesco con il solo utilizzo del pellet ad avere una buona resa? Intendiamoci su una cosa: per me avere comfort in casa significa arrivare max a 21 °C di giorno mentre la notte dormo tranquillamente con 17,5 / 18 °C
    Grazie ancora a tutti coloro che intervengono
    • Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: scelta termocamino di Gianni del 26/02/2009, 13:15
      Se funziona come il mio, (anzi dovrebbe funzionare meglio) non dovresti avere problemi.
      Ho scritto in precedenza delle prestazioni che ottengo con il camino della jollymec.
      Ma ti posso fare un esempio: partenza da 8° in casa, fuori 0°, dopo quattro ore dall'accensione sono a 19° in tre stanze e 17° in altre tre, considerando che i muri e il mobilio sono freddi... Con il pellet programmabile dovrebbe essere tutto più comodo e veloce.
      Ciao!
      • Re: scelta termocamino di Fulvio del 27/02/2009, 09:43
        meno male che mi tranquillizzi con queste informazioni: tu riscaldi comunque ad aria con canalizzazioni a ventilazione forzata o naturale?
      • Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: scelta termocamino di Nicola del 27/02/2009, 12:50
        11 gradi in 4 ore in 6 stanze?????
        Significa che chi ha un termometro digitale vedra' crescere la temperatura di un decimo di grado piu' o meno ogni 2 minuti!!! Con 0 gradi fuori non dico che e' impossibile...dico solo che non ci credo, senza offesa per nessuno e utilizzando in pieno la liberta' di opinione.
        Saluti
        • Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: scelta termocamino di Gianni del 27/02/2009, 14:10
          Proprio così.
          Il termometro del camino cresce come dici, più velocemente all'inizio, più a fatica dopo i 16 gradi.
          Ma voglio precisare che come interrompo l'alimentazione e la velocità delle ventole il termometro cala quasi nello stesso modo per 4-5 gradi fino a stabilizzarsi.
          Questo perchè i mobili, la struttura e i muri sono freddi e non si scaldano in due tre ore, ci vorrebbero almeno due giorni di riscaldamento.
          In pratica è solo l'aria ad essere calda.
          Inoltre, sotto il metro di altezza ho circa 1 grado meno ogni 30 cm per le prime 3-4 ore.
          Preciso anche che ho legna secca di 3 anni e ne faccio fuori 6-7 kg/h per questi "esperimenti".
          Secondo una mia stima, l'aerjolly mi rende circa 16-18 kw all'aria al massimo del regime.
          La casa è ben isolata e con infissi nuovi pvc vetro camera-gas.
          La temperatura delle bocchette è sui 100°, 90° quella più lontana, ventilatore al massimo (620mc/h).
          Se tengo più ridotto il lavoro del ventilatore la temperatura stratifica troppo.
          Questo è il mio caso "limite".
          Ovviamente si tratta di una accellerata.. in casi normali, con temperature più miti o ambiente già riscaldato a 15-17 gradi, portare il volume a temperature di 20-22° è un baleno.
          Detto questo, premetto che non riuscirei ad avere comfort solo con il camino. In casa ho un impianto a condensazione e pannelli solari.
          Contro: l'inerzia del jolly è inesistente. Finita la legna, finito il calore. Tutto acciaio...
          Pro: l'umidificatore è indispensabile, scaldare solo ad aria secca troppo l'ambiente, in più profumi la casa con due goccie d'essenza..
          Ma con un camino a pellet programmato per tenere in temperatura la casa secondo me non avrei problemi se fosse la fonte primaria.
          Un consiglio per Fulvio, se segui questa strada, ti consiglio di programmare il camino per orari in cui non sei a casa, il ventilatore al massimo regime (per 6 stanze deve girare forte) ovviamente emette anche un pò di rumore dovuto al movimento aria-bocchette, quindi meglio trovare la casa calda e poi tenere a mantenimento il calore con marce ridotte!
          Se vuoi ti mando le foto della mia installazione.
          Lasciami la mail.
          Ciao!
          • Re: Re: scelta termocamino di fulvio del 27/02/2009, 15:18
            Gianni sei un grande!!!
            Stai piano piano fugando i miei dubbi...però me ne hai fatto venire uno nuovo: per me il camino ad aria sarebbe l'unica fonte di riscaldamento!!!
            Ora non so dove abiti tu ma io,in periferia a Savona, arrivo a una temperatura esterna di 0°C FORSE 4 / 5 giorni all'anno...anche questo è il motivo che mi spingerebbe ad utilizzare questa soluzione.
            Mi sento forte anche dell'esperienza di un mio amico che in una casa totalmente isolata a pochi km da savona ma già sull'appennino e con temperature molto rigide (quest'inverno è già nevicato 7 volte!!!) scalda ad aria una superficie di circa 120 mq asclusivamente con un camino Jotul a legna e ti assicuro che in casa fa veramente caldo!!!
            Ovviamente metterei anche dei pannelli solari per la produzione di acs.
            A tale proposito tu consigli pannelli piani o sottovuoto heat-pipe?
            La mia mail è : fulviobach@inwind.it
            Grazie ancora per la tua gentilezza e disponibilità
            • Re: Re: Re: scelta termocamino di Gianni del 27/02/2009, 19:28
              Io abito sull'appennino tosco-emiliano. E ancora la notte ghiaccia! Spesso qui si arriva anche a -7 -8 per qualche notte consecutiva.
              Stasera sono fuori, rientro domani e ti mando le foto della mia installazione e maggiori dettagli, anche sui pannelli solari!
              Più un dettagliato foglio sul forghet.
              Ti assicuro che non sono ne un venditore ne un installatore..
              La mia esperienza è disinteressata e fatta di passione.
              Ciao!
  • Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: scelta termocamino di zeila del 27/02/2009, 21:21
    Ciao a Tutti.

    Mi rivolgo a Gianni, che possiede un Jolly a legna, come il mio, ed a Coloro che hanno lo stesso inserto.
    La mia domanda è questa:
    come vi regolate con la valvola uscita fumi posta in cima ala camera di combustione?
    Siete obbligati, come la sottoscritta, a posizionarla tutta aperta, tutta chiusa o a metà all'inizio dell'accensione e tenerla in quella posizione finchè l'inserto è completamente freddo.
    Secondo Voi, non è un metodo "barbaro" di posizionare quel tipo di valvola che, in teoria, deve ssere utilizzata sul momento, per aumentare o diminuire il tiraggio?
    Oppure sono forse io che, poco competente, non sa usare il parzializzatore fumi?
    Un caro saluto a tutti

    ZEILA
    • Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: scelta termocamino di Gianni del 28/02/2009, 16:45
      La tua domanda è estremamente interessante.
      Guarda, neanche io riuscivo ad usarla in modo razionale.
      Da poco ho comprato un termometro con una sonda di acciaio che ho inserito in una bocchetta del camino per rilevarne la temperatura e per aiutarmi a capire quale è il modo migliore di utilizzare tale serranda per avere la maggiore resa!
      Ho scoperto, con meraviglia, che non è la quantità di fuoco che vedo dentro al camino a determinare una resa maggiore, tutt'altro!
      Con questo termometro diretto ho capito che più si riesce a chiudere la valvola, più la temperatura dell'aria sale! Anche vedendo diminuire decisamente il fuoco!
      Infatti con valvola a 1/2 avevo una splendida fiamma con temperatura aria a circa 90°, con valvola a 3/4 fuoco debole ma aria a 105° (sempre ventilatore al max 620mc/h).
      Questo determina un minor consumo della legna e più alte temperature in camera di combustione, ma anche un vetro che si sporca più velocemente.
      La situazione varia da caso a caso poichè il tiraggio base della canna fumaria è diverso per ogni tipo di installazione.
      Valvola aperta solo per l'accensione e la ricarica, 1/2 per meno resa e vetro pulito, fra 1/2 e C per il massimo rendimento e minor consumo.
      In caso di molta brace, conviene tenerla più chiusa possibile per sfruttare il calore della stessa con il camino che si raffredda meno velocemente (ultima carica).
      Questa è la mia esperienza.
      Ciao!
      • Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: scelta termocamino di zeila del 28/02/2009, 21:19
        Grazie per la cortese e come sempre precisa e tecnica risposta.
        Però quelo che vorrei sapere è:
        come ti comporti con la chiusura o apertura della valvola quando il camino è in funzione e la parte superiore incandescente? Quella placca di metallo bisogna farla ruotare, spostandola con la mano, di 90° per variare il tiraggio.
        E' questo il mio problema. Perchè, dopo l'accensione, vorrei chuderla, ma è impossibile.
        Ciao a Tutti e buona domenica.
        ZEILA
        • Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: scelta termocamino di Gianni del 01/03/2009, 12:04
          Che modello hai?
          La mia manopola rimane sempre fredda, forse negli inserti le ridotte misure e distanze ne provocano il surriscaldamento..
          Problema che si verifica in quasi tutte le stufe con i pomellini per il registro aria applicati sugli sportelli.
          Ma il problema è solo il fatto che scotta oppure interviene anche una sorta di grippaggio?
          Con un guanto non riesci a ruotarla?
          Ciao!
          • Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: scelta termocamino di zeila del 01/03/2009, 18:36
            Il modello è MEDIO STANDARD B.
            Non ci sono manopole e, quella che chiamo vlvola, il catalogo la definisce "devatore fumi"
            E' una placca di metallo quadrata con 2 lati liberi, 1 lato con un'aletta alta 1,5-2cm., ed 1 lato con un'aletta più alta.
            Questa placca è appoggiata sul "tetto" dell'inserto.
            Per spostarla, quindi aumentare o diminuire l'uscita fumi, devo inserire il braccio nell'inserto, sollevare la placca e ruotarla di 90°. Facendo così, l'aletta bassa farà passare il doppio di fumo dell'aletta alta oppure, se la sistemo dal lato senza alette il tiraggio è tutto aperto.
            Tutta questa operazione però la devo fare prima dell'accensione perchè a camino avviato è impossibile toccare la placca di metallo che è incandescente.
            Ed è per questo motivo che nel mio primo messaggio ho definito sistema "barbaro" quella soluzione.
            Ciao a tutti