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  • Oggetto: "Re: Re: Nunnauuni o Tulikivi?" di michele del 09/07/2010, 15:03
    sono approdato per caso in questo forum e pur essendo del settore vorrei chiarire alcune affermazioni circa la pietra ollare.

    Nel mondo esistono varie siti ove si estraggono "pietra ollare", ogni sito ha caratteristiche mineralogiche molto differenti che ne caratterizzano le proprietà fisiche.

    I due componenti principali che costituiscono la "pietra ollare" sono:
    - il talco che varia dal 40% all'80%
    - la magnesite che varia dal 50% al 15%
    Il talco che si identificata in alcuni casi come "pietra ollare" ha la capacità di assorbire enormi quantità di calore e di cedere il calore di conseguenza lentamente.
    Di contro la maggiore quantità di talco rende la pietra molto tenera. Comunque il grado di durezza di tutte le pietre ollari varia tra l' 1,5 e il 2 della scala Mohs, quindi tutte le pietre ollari sono "tenere" e/o facilmente lavorabili.
    La magnesite rende la pietra ollare refrattaria.

    Pertanto il peso di una stufa in pietra ollare è pur vero che determina la capacità di accumulo termico ma cio' dipende in gran parte anche dalla "tipicita'" della pietra stessa.

    In merito al "dibattito" tra i vari brands citati personalmente identifico Nunnaunni e Tulikivi come delle stube costruite in pietra ollare similari tra di loro, con ingresso dell'aria primaria di combustione nella parte inferiore della camera stessa, cosa che non avviene nelle stube; Geos e Ollarfire sono stufe semplicemente rivestite in pietra ollare; Odin è interamente costruita in pietra ollare assemblata a secco, l'aria di combustione viene immessa dall'alto della camera di combustione come nelle stube classiche ed arde su letto di cenere.

    Per sfatare miti e illusioni tutte le stufe indipendentemente dalla tipologia di materiale costruttivo consumano legna in funzione al grado di isolamento termico dell'immobile da riscaldare, pertanto dire che una stufa deve essere alimentata 1 - 2 - 3 etc volte è alle volte fuorviante per l'utente finale.

    L'eccessivo peso di alcune tipologia di stufe in pietra ollare o in refrattario (stube) condiziona molto il loro posizionamento all'interno delle unità abitative sempre piu' piccole e non da ultimo qualora non venissero alimentate per due o tre giorni la cessione di calore successiva avrà tempi molto lunghi
    (stessa differenza tra riscaldamento a pavimento e riscaldamento tradizionale a radiatori).

    Ultimo elemento importante è la temperatura esterna della stufa che determinerà la qualità e quantità di infrarosso trasmesso per riscaldare vedi formula di Stefan-Boltzman che stabilisce la potenza totale emessa è proporzionale alla quarta potenza della sua temperatura.

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Messaggi di risposta:

Re: Re: Re: Nunnauuni o Tulikivi? di Paolo Boaglio del 17/07/2010, 09:02
Chapeau....non volevo ridurre ai minimi termini una dottrina esaltante e complessa come questa...

ho, forse alleggerito e semplificato il fardello...

condivido si che la prima grande differenza nelle pietre ollari sono quantità di talco e magnesite e...regola che vedo valere per tutti i generi di pietre/marmi...la venatura (non andrò in termini fisici o chimici, ma un buon operaio di cantiere sa quanto può essere fragile un marmo a seconda di "quanta vena ha e di com'è questa vena"....figuriamoci quand'è a contatto con certe sollecitazioni termiche), quindi torna il mio discorso iniziale: da cava a cava il prodotto cambia, può appartenere alla stessa famiglia, ma cambiano le caratteristiche fisiche e chimiche...nelle cave dalle mie parti si parla di filoni della pietra...veramente basta percorrere pochi metri per vedere pietre della stessa famiglia già molto diverse (ad esempio nelle quantità di quarzi o di mica, per quanto ci riguarda)

Condivido su ollarfire e geos...non a caso se non ricordo male specificai le differenze...anche se di ollarfire ho visto modelli che non sono solo rivestiti, bensì con camera di combustione in pietra...

grazie, michele, per le info su odin, anch'io ho imparato qui perchè anticipai di conoscerle poco...

Ora sono curioso di conoscere meglio la formula di stefan boltzman.....cercherò

A presto