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  • Oggetto: "Re: Delusione Stufa" di Fabrizio Ruggeri del 21/01/2006, 19:45
    Quello che non capisco è come fai a sapere che la stufa consuma "di più" del previsto, cioè non capisco proprio come fai a calcolare il rendimento. Io avrei un bel po' di difficoltà a dirti se la mia stufa consuma più o meno di quanto dichiarato. Un conto sono i casi evidenti (tiraggio cattivo, focolare sporchissimo, canna fumaria fredda...) ma tu dici che la stufa funziona bene, e che consuma più di quanto previsto.
    Il rendimento della stufa è uguale alle calorie utili immesse nell'ambiente diviso le calorie teoriche inserite nel focolare.
    La mia stufa, alimentata a pellet, ha un rendimento teorico dell'85%. Cioè immette nell'ambiente, sotto forma di calore, l'85% delle calorie teoriche, quelle che leggi sull'imballaggio dei pellet. Io non sono assolutamente in grado di verificare questo dato e se non hai un laboratorio di misura attrezzato per queste cose neanche tu.
    Per cui presumo che:
    a) Le aspettative sul consumo della stufa a pellet erano sbagliate a priori, basate su calcoli troppo empirici e approssimativi;
    b) La conclusione, che la nuova stufa sia più efficiente di quella vecchia e che questo giustifichi la differenza tra consumi attesi e consumi ottenuti, è probabilmente una supposizione dovute alla "delusione" sub a.
    Mi sembra molto strano che un produttore sia riuscito, da un modello all'altro, ad avere un forte incremento di rendimento. Le stufe a pellet hanno tutte più o meno un rendimento tra l'80 e l'85% a vedere i cataloghi. Molto oltre non è possibile andare per ragioni di fisica (non si può regolare con esattezza l'eccesso d'aria come invece si può con i combustibili gassosi). Considera che le caldaie a gas a controllo elettronico hanno un rendimento di circa il 90% o 91%. Sicuramente una stufa a pellet non potrà mai oltrepassare questi valori.
    Quindi o il modello precedente aveva un rendimento dichiarato molto inferiore a quello nuovo (diciamo 75%) oppure i pochi punti di percentuale di rendimento di differenza che possano esservi non sono tali da giustificare una percezione "a spanne" di resa scarsa (saranno misurabili in laboratorio).
    Conclusione:
    e' verosimile che la tua stufa funzioni ottimamente.
    Se il modo in cui misuri il consumo è semplicemente "quanti chili al giorno di pellet consuma" allora sbagli per varie ragioni:
    a) Il "minimo" è in genere regolabile. Ad esempio sulla mia c'è un registro di minimo. Posso avere un minimo più basso o più alto. Chiaro che a minimo più basso conumo meno, ma ho meno calore. La regolazione del minimo serve per adeguare la stufa a pellet poco "calorosi" o alle dimensioni della stanza.
    b) I pellet variano di molto in potere calorico. Ci sono pellet con più di 5000 kcal/kg e pellet con meno di 4000. Se fai il calcolo di cui sopra, cioè "quanti sacchi al giorno", cambiando marca ti pellet ti potrebbe sembrare di consumare il 25% in meno! E invece il rendimento della stufa è lo stesso!

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