EcoPellevent, caldaia automatica a pellet

  •  Ti presentiamo la caldaia a pellet EcoPellevent, serie M, disponibile nelle versioni M15 e M30 con rendimenti al focolare dichiarati superiori al 90%. Descrizione caldaia, bruciatore, estrazione ceneri, tipologie di alimentazione. del
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Ti presentiamo la caldaia a pellet EcoPellevent, serie M, disponibile nelle versioni M15 e M30 con rendimenti al focolare dichiarati superiori al 90%.

Descrizione

Caldaia a pellet ecopellevent

Le caldaie della serie ECOPellevent Serie M sono generatori di calore concepiti per funzionare esclusivamente con biomassa naturale in cilindretti di legno vergine compresso, comunemente chiamati pellets, e devono rispettare la norma tedesca DIN 51731, la norma austriaca ÖNORM M 7135 o secondo le più recenti norme la DIN PLUS o la prCEN/TS 14961.

Classificazione del pellet a livello europeo
Classificazione del pellet a livello euoropeo. Tabella che caratterizza le norme tecniche relative al pellet di qualità e che puoi trovare su www.v-p-energy.it/italiano/pelletcivile.html insieme ad una precisa descrizione dei parametri più importanti secondo le normative europee: http://www.v-p-energy.it/italiano/schede/qualita.pdf

Le caldaie della serie ECOPellevent Serie M possono funzionare in modo modulare o con l'utilizzo di un accumulatore. Nel caso di funzionamento modulare la caldaia viene regolata automaticamente tramite curva di temperatura ed in caso di utilizzo in questa funzione si può rinunciare, anche se non è mai consigliato, all'utilizzo dell'accumulatore.

Caldaia a pellet ecopellevent aperta

L'utilizzo di un accumulatore invece consente alla caldaia di funzionare a due livelli, a pieno e a minimo carico, permettendo di ridurre notevolmente i cicli di accensione e spegnimento del bruciatore; l'accumulatore, infatti, svolgendo la funzione di volano termico, consente allo stesso tempo un notevole risparmio di combustibile, una migliore resa ed un minor inquinamento ambientale. Inoltre con un accumulatore combinato è possibile abbinare al sistema di riscaldamento un impianto a pannelli solari termici, sia come integrazione per il riscaldamento che per la produzione di acqua calda sanitaria.

Uno spaccato della caldaia a pellet ecopellevent


Legenda

  1. Turbolatori per la pulizia automatica dei fasci tubieri verticali dove avviene lo scambio termico. (Fornitura opzionale)
  2. Intercapedini interne acqua riscaldamento
  3. Collettore distribuzione aria secondaria
  4. Piatto del bruciatore e distribuzione aria primaria
  5. Condotta espulsione automatica della cenere. (Fornitura opzionale)
  6. Coclee trasporto automatico cenere da espellere. (Fornitura opzionale)
  7. Sportello frontale ispezione zona di combustione
  8. Sportello rivestimento anteriore isolato
  9. Centralina gestione sistema
  10. Microprocessore ed elettronica di gestione
  11. Sportello posteriore accesso fascio tubiero di scambio termico

La particolare configurazione del bruciatore fisso, incorporato nella caldaia, ed il triplice giro fumi permettono di avere una combustione con un rendimento molto elevato (>95,0%) ed una manutenzione ordinaria ridottissima di 1÷2 interventi nell'arco stagionale.

La struttura della caldaia con fasci tubieri verticali garantisce eccellenti prestazioni costanti nel tempo riducendo al minimo la formazione di incrostazioni sulle superfici di scambio termico e limitando notevolmente le operazioni di pulizia, motivo per cui il sistema può essere considerato "semi-autopulente".

Bruciatore

Principio di funzionamento del bruciatore

Descrizione bruciatore caldaia pellet


Inizialmente il pellet è contenuto in una tramoggia montata sopra alla valvola stellare di sicurezza e giunge, per caduta, alla coclea posta inferiormente, che ha il compito di sospingerlo nel bruciatore dove avverrà la combustione.

L'alimentazione del pellet nel braciere non avviene dunque direttamente per caduta ma, tramite la coclea, attraverso uno stadio di spinta che lo convoglia nella parte inferiore. L'adozione di questo sistema è giustificato dal fatto che:

  • il pellet quando giunge in prossimità del braciere si presenta alla base della fiamma, dove non è ancora in fase di combustione. In questo mo0do si evita il rallentamento del processo e si mantiene la fiamma continuamente costante e "viva", senza cali d'intensità.
  • le eventuali impurità presenti nel pellet, specialmente in quello di qualità scadente, possono produrre, durante la combustione, scorie che facilmente occludono i fori di passaggio dell'aria primaria posti a raggiera sul piatto. Con questo sistema i detriti vengono sospinti verso l'alto dal nuovo pellet che sopraggiunge liberandone il braciere per poi cadere dentro al cassetto delle ceneri.

Il motore elettrico della coclea d'alimentazione, posizionato all'estremità e controllato da un microprocessore, che gestisce oltre al dosaggio del combustibile, in funzione della potenza necessaria, anche il movimento rotatorio della valvola stellare.

L'aria comburente necessaria viene fornita da due ventilatori che alimentano indipendentemente quella primaria del piatto e quella secondaria del collettore superiore. Il bruciatore è dotato, nella parte sottostante il piatto, di un dispositivo che provvede all'accensione del combustibile sia ad inizio ciclo (a freddo) che quando questo risulta in normale funzionamento (a caldo). Le accensioni "a freddo" sono limitate a pochissime volte nell'arco della stagione.

Dati di combustione

Dati combustione caldaia ecopellevent serie M


Gruppo automatico estrazione cenere

La caldaia può essere dotata inoltre, su richiesta dell'utente, di un sistema di pulizia automatico dei fasci tubieri verticali: i turbolatori, con un movimento alternato su/giù, asportano l'eccesso di fuliggine depositatosi sulle pareti, convogliandolo per caduta, nella coclea secondaria (pos. 4) che con il suo movimento rotatorio lo sospinge nel contenitore primario della cenere (pos. 3). Dal cassetto, tramite un'ulteriore coclea (pos. 6), la cenere viene a sua volta trasportata in un contenitore esterno asportabile.

Schema estrazione cenere nella caldaia pellet


Legenda

  1. Meccanismo azionato automaticamente per la pulizia dello scambiatore termico
  2. Turbolatori per pulizia automatica del fascio tubiero verticale
  3. Convogliatore della cenere alle coclee d'asporto
  4. Motorino alimentazione coclea secondaria raccolta cenere
  5. Motorino alimentazione coclea primaria raccolta cenere
  6. Coclea primaria per asportazione automatica della cenere
  7. Contenitore rimovibile per raccolta cenere


L'utilizzo delle caldaie a pellet ECOPellevent Serie M è particolarmente indicato per quelle situazioni in cui l'utilizzatore è spesso assente dall'abitazione per periodi più o meno lunghi e non è quindi in grado di rifornire periodicamente il generatore di combustibile (es: caldaia a legna). La centralina della caldaia può gestire tutte le funzioni in quanto funziona come un microprocessore che la rende completamente autonoma tanto da poter essere paragonata ad un impianto a gas o gasolio (il pellet, avendo una pezzatura piccola e regolare, si comporta come un liquido), ma con costi di gestione molto inferiori rispetto ai combustibili derivati dal petrolio e con un indice di emissioni inquinanti bassissimo riuscendo a soddisfare pienamente la severissima norma tedesca RAL-UZ 112 (Der Blaue Engel - Angelo Azzurro).

Rifornimento combustibile

Le caldaie a pellet ECOPellevent Serie M in base al sistema di rifornimento del combustibile, possono essere allestite in varie versioni :

  • Econ : serbatoio fisso, volume di circa 150L che può essere maggiorato all'occorrenza
  • Spiro: coclea, lunghezza max 5,00m.
  • Vacu: ibrido coclea/sottovuoto; dal deposito il pellet viene evacuato a mezzo di coclea per poi essere trasportato sottovuoto in un tubo flessibile.
  • Vacu-T : sottovuoto; il trasporto avviene per mezzo di un tubo flessibile speciale, sviluppo del tubo max 15,00m. con un salto max 4,00m.

Caldaia Ecopellevent - Modello Spiro  Caldaia
Modelli Spiro e Vacu


Vari esempi di alimentazione della caldaia


Esempi di alimentazione della caldaia ecopellevent
Partendo dal primo in alto in ordine: allestimento Spiro, Allestimento Spiro/Geobox, allestimento Vacu, allestimento Vacu/Geobox


Altro tipo di allestimento è l'allestimento Vacu-T, chiamato anche caldaia con alimentazione sottovuoto e "Talpa".

Allestimento Vacu-T per la caldaia ecopellevent
Allestimento Vacu-T a talpa


La versatilità di questi sistemi offre la possibilità di scegliere il metodo di trasporto del pellet più adatto alle proprie esigenze. Lo stoccaggio può essere effettuato in un apposito locale, in un silos interrato oppure in un silos prefabbricato in tessuto. In questi casi, sulla sommità del cumulo viene adagiata la "talpa", un dispositivo che, per aspirazione, assicura lo svuotamento del deposito seguendone l'andamento discendente mano a mano che il combustibile si consuma, restando però sempre "a galla" grazie alla speciale raggiera che ne evita l'inabissamento.

La particolare mobilità della "talpa" assicura uno svuotamento completo con una riduzione del volume di stoccaggio di circa il 20÷25%.

Per maggiori informazioni e caratteristiche tecniche, ti invitiamo a contattare Giancarlo Avataneo all'indirizzo email: ecotribe2005æyahoo·it, oppure collegandoti ai siti web www.ecotribe.it e www.caldaiealegna.it