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Fuoco e legna Il riscaldamento a legna: camini stufe caldaie
Consigli per gli acquisti
In questa guida non diremo qual è il migliore sistema
di riscaldamento a legna, ma cercheremo di dare delle indicazioni di massima su
come orientarci.
Quando decidiamo di acquistare una stufa, un caminetto o una caldaia a
legna per riscaldare casa nostra, occorre per prima cosa accertarsi dove è
posizionata la canna fumaria ed il comignolo, perché
sono loro che comandano, specialmente quando la casa è già costruita.
Occorre analizzare la posizione, la forma, la dimensione, la tipologia,
la sezione sia della canna fumaria, che del comignolo.
Fatto questo, occorre chiedersi se sono adatti per ospitare i fumi del sistema
di riscaldamento a legna che abbiamo scelto.
Se abbiamo deciso di installare un caminetto di tipo aperto, le caratteristiche
che la canna fumaria deve avere sono diverse da quelle necessarie per una stufa
a legna e lo sono ancora di più per quelle di una stufa a pellets.
Quindi se la nostra canna fumaria ha un diametro di 10 -12 cm. ed una altezza
di 3 metri possiamo scordarci di usarla per un caminetto di tipo aperto, mentre
potrebbe andare bene per una piccola stufa a legna. Per cui o rinunciamo al bel
caminetto stile "Cinquecento" oppure eseguiamo i lavori necessari per
adattare la canna fumaria a ciò che abbiamo in mente di installare.
Fatto questo, la scelta del sistema di riscaldamento dipende da dove è
posizionata la casa, se in città, in campagna o in montagna, da quanto
è grande, da come è disposta internamente, dalla disponibilità
nelle vicinanze di legna facilmente reperibile.
Molte persone subito non ci pensano, ma avere un appartamento al quinto
piano di un condominio in città, non è l'ideale per l'installazione
di un impianto di riscaldamento a legna. Il problema più grosso in questi
casi è l'approvigionamento di un abbondante quantitativo di legna da portare
al quinto piano.
Abbiamo visto persone costruire caminetti in alloggi in condominio già
solo al secondo o terzo piano e ricorrere dopo pochi mesi dai lavori, all'installazione
di un montacarichi sul balcone per il rifornimento di legna e dover poi affrontare
tutta una serie di problemi e grane con il condominio collegati alla messa in
sicurezza del montacarichi e all'estetica della facciata.
Con questo non intendiamo demotivare nessuno, ma far presente alcuni problemi.
La dimensione della casa va valutata opportunamente. Non è sufficiente
un termocaminetto da inserto per riscaldare, per esempio, una villa o un rustico
da 300 mq disposti su tre piani. Occorre come minimo almeno una caldaia da 45
KW.
Fatte tutte queste osservazioni, alla fine, la scelta deve essere dettata dai
nostri gusti personali, dal tipo di arredamento che abbiamo deciso di dare alla
casa e da ultimo e non meno importante dal nostro portafoglio.
I sistemi sono tanti con ampia possibilità di scelta.
Noi consigliamo, per ragioni di risparmio energetico e di salvaguardia
dell' ambiente, di orientarsi verso quei sistemi che garantiscono il miglior rendimento
possibile.
Quindi caminetti chiusi, stufe a doppia combustione, recupero del calore dai fumi.
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