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  • Oggetto: "Indicazioni circa inerzia termocamono ad acqua" di Matteo del 18/02/2009, 11:20
    Buongiorno a tutti,
    dovendo ultimare la realizzazione di un appartamento (restano da fare solo gli interni) stavo valutando la possibilità di installare un termocamino.
    Poichè i servizi idraulici ed i massetti dei pavimenti sono già stati realizzati, avevo intenzione di installare un termocamino ad aria per evitare di apportare modifiche all'impianto dei termosifoni.
    Ho parlato con un il titolare di una piccola ditta della mia zona (Campania) produttrice di termocamini sia ad aria che ad acqua il quale, però, mi ha consigliato caldamente di installare un termocamino ad acqua asserendo che, dovendo comunque accendere il fuoco, almeno il calore verrebbe utilizzato per scaldare tutta la casa (tra l'altro il costo dell'impianto varierebbe di poco ed in questa fase rompere un po’ il massetto per lassare altri tubi non sarebbe un grosso problema). In effetti, nel mio caso, la soluzione ad aria avrebbe avuto come inconveniente il fatto che non sarei riuscito a scaldare tutta la casa vista la posizione decentrata del camino rispetto all'appartamento che, tra l'altro, è su due livelli. In pratica il termocamino mi sarebbe servito solo a scaldare il salone e la cucina mentre per le altre stanze avrei utilizzato, comunque, il riscaldamento a metano. Dopo la chiacchierata di cui sopra il mio unico dubbio riguarda l'inerzia termica del termocamino ad acqua. In pratica volevo capire, una volta acceso il camino, dopo quanto tempo si riesce ad avvertire il benessere in casa. Il titolare dell'azienda di cui sopra mi diceva che in una mezz'ora i termosifoni sarebbero entrati in temperatura ma io sono un pò scettico. La cosa mi interessa poichè sia io che mia moglie rientriamo dal lavoro nel tardo pomeriggio (verso le 19.00) e non vorreri dover attendere troppo prima di avere un pò di tepore in casa o essere costretto ad utilizzare il termo camino solo nei week-end.
    Mi rendo conto che la mia domanda è generica in quanto molto dipende dalla qualità del termocamino ma mi interessava un'idea di massima da chi ha una macchina simile per decidere come orientarmi.
    Grazie a tutti
    Matteo

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  • Re: Indicazioni circa inerzia termocamono ad acqua di fernando del 18/02/2009, 12:23
    Il tuo ragionamento è giustissimo; tieni presente che prima che i termosifoni sono ben caldi ci vuole più di mezzora (anche perchè al tempo che il termocamino scaldi l'acqua in esso contenuto, devi sommare il tempo per scaldare l'acqua contenuta nei termosifoni e nei tubi). In ogni caso direi che entro 1 ora tutti i termosifoni danno il loro beneficio.
    Però devi considerare il fatto che se rientri alle 19.00 cosa te ne frega se le camere cominciano a scaldarsi un'ora dopo. Tanto tu sei in cucina/sala e sei davanti al termocamino che appena acceso ti da subito un po' di calore dal vetro (e quando andrai a dormire troverai le camere calde).
    Ciao
  • Re: Indicazioni circa inerzia termocamono ad acqua di Luca del 18/02/2009, 13:14
    E' vero, il termocamino scalda dopo un po', ma se hai un impianto a gas collegato in parallelo, nulla ti vieta di tenere la casa appena tiepida durante il giorno e far partire il camino al tuo rientro. In questo caso non tutta l'acqua dell'impianto sarà fredda ed anche la temperatura ambiente non sarà eccessivamente bassa. Oltretutto viene consigliato ovunque di non far gelare la casa per poi riportarla in temperatura, in quanto il consumo è molto superiore rispetto al mantenimento di una temperatura anche non elevata.
  • Re: Indicazioni circa inerzia termocamono ad acqua di Gianni del 18/02/2009, 13:21
    Se il tutto è installato correttamente credo che nel giro di un'ora dovresti avere i radiatori caldi, molto dipende anche dalla dimensione e numero di elementi.
    L'inerzia è data soprattutto dal tipo di radiatori che andrai a montare.
    Il camino funziona come una caldaia a gas, una volta che la fiamma non c'è più la temperatura decrescerà. Se il camino ha un buon controllo di combustione, allora si potrà ottenere qualche ora di funzionamento durante la notte effettuando una abbondante carica.
    I radiatori in ghisa si riscaldano e raffreddano più lentamente, quelli in acciaio o alluminio sono più "rapidi".
    Ma potresti sempre dare una scaldata all'impianto con la caldaia, programmata per esempio alle 18.30 per poi proseguire col camino.
    Se pensi di voler usare molto spesso il camino, ti conviene procurarti buona legna secca e comunque dovrai avere un posto per tenerla.
    I camini idro hanno consumi abbastanza elevati...
    Che superficie dovrai scaldare? Isolamento?
    Un altro consiglio è quello di avere più elementi ai radiatori per diminuire il delta termico e ottenere più risparmio anche con una caldaia a condensazione.
    Ciao!
    • Re: Re: Indicazioni circa inerzia termocamono ad acqua di Matteo del 18/02/2009, 15:24
      La superficie da scaldare è di circa 130 mq con altezza media di 3m di cui 90 mq al piano terra e 40 mq al piano superiore. Per quanto riguarda l'isolamento, le pareti perimetrali sono state realizzati con termoblocchi modello alveolater della fantini scianatico. Per gli infissi stiamo ancora valutando una soluzione in legno o alluminio taglio termico sempre con vetri basso emissivi. Non ho ben capito la questione di utilizzare più elementi per i radiatori, potresti chiarirmela?
      Grazie
      Matteo
      • Re: Re: Re: Indicazioni circa inerzia termocamono ad acqua di Gianni del 18/02/2009, 19:16
        Quindi la casa è ben isolata, anche se gli ambienti sono particolarmente alti non dovresti avere problemi a mantenere il caldo.
        Per le finestre potresti anche valutare il pvc, costi concorrenziali e pochi problemi di condensa.
        La questione dei radiatori è semplice, più massa radiante hai, più bassa sarà la temperatura dell'acqua per avere comfort.
        Questo implica di conseguenza una mandata ai radiatori con temperatura più bassa e uno sfruttamento del 100% delle caldaie a condensazione che offrono il massimo della resa al calare della temperatura.
        Infatti il pavimento riscaldato ha delle mandate di circa 35 gradi (e il risparmio è notevole), il riscaldamento tradizionale raggiunge anche delle mandate di 70-75 gradi.
        Aumentando il numero di elementi e quindi la massa radiante, potrai diminuire le temperature di mandata anche del 30%.
        Si intuisce subito che mantenere l'acqua a 70 gradi non è come mantenerla a 45.. e anche il camino ci guadagna...
        Per questo però non si va a occhio, bisogna calcolare il fabbisogno di calorie per la casa, la dispersione, l'esposizione, il rendimento di ogni elemento radiante e calcolare una mandata e un ritorno più basso rispetto a quello tradizionale (di solito è 75m-65r).
        Io ho fatto il calcolo per casa mia e all'incirca ho montato due o tre elementi in più per ogni radiatore.
        Il calcolo l'ho fatto su ogni locale, inserendo nel programma di calcolo anche il materiale con cui è fatto il solaio, i pavimenti, le pareti esterne ecc.
        Ognuno di questi elementi ha un indice di dispersione.
        Un ingegnere ti può calcolare tutto.
        Un piccolo investimento in più per avere poi risparmio nel tempo e comfort abitativo poichè le temperature alte dei radiatori seccano l'aria e creano moti convettivi più spiccati. Inoltre diminuisce la stratificazione del calore che per te è sarebbe una bella cosa visto che hai locali molto alti.
        Spero di esserti stato di aiuto.
        Ciao!
        • Re: Re: Re: Re: Indicazioni circa inerzia termocamono ad acqua di Matteo del 19/02/2009, 09:03
          Ti ringrazio moltissimo per le informazioni e la chiarezza con cui le hai esposte. Nel tuo messaggio mi parlavi di un programma per il calcolo del numero di elementi in base alla volumetria e alle caratteristiche di isolamento dell'abitazione. Potresti dirmi di quale programma si tratta in modo che possa iniziare a farmi un'idea di come dimensionare l'impianto (ovviamente, uin seguito mi confronterei con un tecnico del settore per assicurarmi di non aver commesso errori)?
          Ciao e grazie
          Matteo
      • Re: Re: Re: Indicazioni circa inerzia termocamono ad acqua di Matteo del 19/02/2009, 09:08
        Ti ringrazio moltissimo per le informazioni e la chiarezza con cui le hai esposte. Nel tuo messaggio mi parlavi di un programma per il calcolo del numero di elementi in base alla volumetria e alle caratteristiche di isolamento dell'abitazione. Potresti dirmi di quale programma si tratta in modo che possa iniziare a farmi un'idea di come dimensionare l'impianto (ovviamente, uin seguito mi confronterei con un tecnico del settore per assicurarmi di non aver commesso errori)?
        Ciao e grazie
        Matteo
        • Re: Re: Re: Re: Indicazioni circa inerzia termocamono ad acqua di Luigi del 19/02/2009, 09:50
          Ciao Matteo, mi permetto anche io di darti un consiglio sperando che possa esserti di aiuto. Visto che la tua abitazione è di mq 130, Se acquisti un buon termocamino potrai riscaldarla alla grande e avere dallo stesso anche l'acqua calda sanitaria che ti serve. Pertanto non avrai alcuna necessità di accendere la caldaia a gas tranne quando vorrai farlo di tuo o nel periodo estivo per la produzione di acqua calda. Un buon termocamino significa che dovrà essere in grado con una sola carica di legna di darti 5 - 6 ore di autonomia, che ti deve dare acqua calda nella stessa quantità e temperatura della caldaia a gas, che il mattino seguente ti dovrai poter fare la doccia con la scorta di acqua calda della sera precedente ecc. Se acquisterai un termocamino di questo tipo, potrai fare una sola carica serale di circa kg 25 - 30 di legna ed avere riscaldamento fino alle 2 di notte e acqua calda fino al mattino successivo. Nei giorni che stai in casa, puoi fare una carica al mattino e poi mettere qualche pezzo di legna ogni tanto quando è finito l'effetto della carica. Riguardo alla quantità di elementi radianti, con tutto il rispetto per chi la pensa in modo diverso, deve essere equilibrata, in quanto se fosse eccessiva, costringerebbe il termocamino e l'impianto a lavorare a temperature troppo basse è quindi a continua condensa. Riguardo al consumo, esso non dipende minimamente dalla temperatura dell'acqua in circolo, nè dalla sua quantità e neppure dalla quantità di elementi radianti. Il consumo dipende solo ed esclusivamente dal rendimento termico del generatore, qualunque esso sia. Chiedo ancora scusa a chi la pensa diversamente e saluto i frequentatori del forum. Luigi

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