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- Oggetto: "Vietato usare stufe e camini in Lombardia" di Roberto Gallarate del 14/02/2006, 22:56
Ciao a tutti, ritengo utile allegare al mio messaggio il testo dei provvedimenti che la Regione Lombardia stà per varare, anche io ho installato una stufa ad alto rendimento certificato e a basse emissioni ricevendo il rimborso fiscale del 36%.
Estratto dal notiziario regionale del 10-11-12 Febbraio 2006:
8 - LEGNA: SI' IN PIZZERIA, NO IN CASE GIA' RISCALDATE
I TERMINI DEL PROVVEDIMENTO ANTI-SMOG CHE LA REGIONE PREPARA
(Ln - Milano, 10 feb) La Regione Lombardia ha allo studio un
provvedimento urgente per intervenire sull'uso indiscriminato
della legna nelle attuali fasi acute dell'inquinamento dell'aria
da polveri, tipico della stagione invernale.
L'obiettivo è quello di cominciare a vietare l'uso della legna
per riscaldamento negli edifici civili che dispongano di
un'altra sorgente termica, a metano, a gasolio o di altro tipo.
Nessuno deve rimanere al freddo: chi dispone di un impianto di
riscaldamento comune, ed usa la legna nel caminetto o nella
stufa solo come integrazione, per il piacere di osservare le
fiamme o per risparmiare qualche soldo usando meno gasolio o
GPL, dovrà evitare di bruciare il legname nell'interesse della
salute di tutti.
RISTORANTI E PIZZERIE - Chi usa solo legna, in assenza d'altro
impianto, chi cuoce pizze e braciole nei ristoranti e nelle
pizzerie nello svolgere la sua attività professionale di
ristorazione, potrà continuare a farlo. Le norme future
porteranno richieste di adeguamento impiantistico e regole da
rispettare, accompagnate da tempi opportuni per i necessari
adeguamenti.
LA LEGNA NON E' ECOLOGICA - La legna non è un combustibile
ecologico, dal punto di vista delle emissioni, se bruciata
malamente come avviene nei caminetti aperti e nelle diffusissime
stufe tradizionali: emette enormi quantità di polveri sottili
che, ricche di frazioni incombuste, sono fortemente dannose alla
salute.
I fattori di emissione della legna, in base ad accertamenti
sicuri quanto prudenti, sono molto alti (in grammi/Giga Joule):
- un camino aperto: 700
- una stufa tradizionale: 500
- un camino chiuso: 300
- un forno: 200
I fattori di emissione della legna sono dieci-venti volte
peggiori, per le sole polveri, di quelli dell'olio combustibile
o cento volte di quelli del gasolio, la cui azione inquinante è
nota (l'olio combustibile è già vietato nelle "zone critiche" e
lo sarà, dal 1° ottobre 2006, su tutta la Lombardia).
I GRANDI IMPIANTI - Solo gli impianti di maggiori dimensioni,
tipicamente aziendali, sono oggi dotati di adeguati sistemi di
filtraggio e di abbattimento delle polveri, quando vengono usate
legna e biomasse: in queste condizioni, l'impiego di questo
combustibile è ben compatibile con l'ambiente e la salute; il
Lombardia, ad esempio in Valtellina, esistono degli ottimi
impianti alimentati a biomassa, connessi a reti di
teleriscaldamento, del tutto sani (oggetto, correttamente, di
finanziamento pubblico). (Ln)
zyx 060210
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Messaggi di risposta:
Re: Vietato usare stufe e camini in Lombardia di Piero del 15/02/2006, 00:12Con i costi elevati del gas e del gasolio, è chiaro che la gente si butta in massa su sistemi di riscaldamento alternativi come la legna che enette una quanità di polveri maggiori rispetto al gas, ma che nello stesso tempo permette un notevole risparmio sul gas.
Invece di ridurre il prezzo del gas, detassandolo, lo Stato Lombardia cosa fa? Vieta l'uso delle stufe e dei caminetti domestici. Non è una mossa furba, perché l'emissione di anidride carbonica del gas è molto più alta di quella della legna e in questo modo si amenta l'effetto serra e il riscaldamento del pianeta.
Tra l'altro c'è da dire che l'uso della legna non paga tasse e lo Stato non ci guadagna. Ho l'impressione che sia tutta una campagna psicologicamente negativa studiata a tavolino, anche se avvalorata da dati scientifico-tecnici che non discuto, al fine di favorire le lobby dell'energia e quelle dei commercianti delle caldaiette a gas, nonchè difendere gli interessi dello stato che guadagna sulle tasse che i cittadini pagano sul gas.
La soluzione, a mia avviso dovrebbe consistere, oltre a ridurre il prezzo del gas, nel promuovere l'installazione di impianti a legna o a cippato o a biomassa moderni, puliti, con sistemi di abbattimento polveri e fumi, abbinandoli ai pannelli solari. In questo modo si darebbe lavoro a tante persone e si ridurrebbe la dipendenza dall'estero per i nostri approvigionamenti di energia.
Re: Vietato usare stufe e camini in Lombardia di Piero del 17/02/2006, 19:05
Interessante questo articolo:
eni e governo al caldo, cittadini al freddo:
www.antoniodipietro.com/2006/02/eni_e_governo_al_caldo_cittadi.html