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  • Oggetto: "Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Termocamino in mansarda: quale?" di anto del 13/04/2007, 18:29
    queste due marche producono un modello di termocamino che funzionano a vaso aperto cioè c'è una certa quantità di acqua che sta ferma nel termocamino e quest'acqua è collegata ad un vaso aperto. Immerso a bagnomaria in quest'acqua c'è in entrambi uno scambiatore in rame diversamente tessuto e diversamente posato (ognuno lo fa in un certo modo per conseguire certi vantaggi, se li vuoi sapere forse è meglio che chiedi a loro...). In uno di questi il vaso aperto è il termocamino stesso per cui devi provvedere a lasciare uno sportello ispezionabile sulla cappa per cambiare il galleggiante, fare manutenzione eccc mentre nell'altro il vaso aperto lo puoi staccare dal termocamino e metterlo dove ti da meno fastidio (loro dicono anche nella stanza accanto, poi non lo so, chiedi a loro...) quindi come vedi entrambi a tutti gli effetti sono due termocamini a vaso aperto che hanno già tutte le "sicurezze intrinseche" del caso.
    Per l blocco della caldaia:
    molte caldaie hanno un pressostato di minimo che rileva il raggiungimento di un valore minimo impostato di pressione raggiunto il quale viene mandata in blocco la caldaia. Lo scopo di questo è quello di salvaguardare la vita e la durata dello scambiatore che se rimane senz'acqua rischia di rovinarsi e rompersi (e questo è il motivo più banale) il motivo più interessante e recente è che oggi il prezzo di una caldaia a condensazione è quasi paragonabile a quello di una caldaia normale e quasi tutte queste hanno montata una pompa di circolazione modulante che risente molto dell' "altezza del vaso aperto" (alcuni costruttori tipo Junkers chiedono almeno 7 metri di altezza del vaso aperto). è anche vero che in alcuni modelli di caldaie si può staccare o bypassare il pressostato di minimo però così si fa decadere la garanzia della caldaia. A questo punto la domanda è semplice: perchè complicarsi la vita quando già due aziende (più o meno blasonate) hanno risolto tutti i problemi proponendo un termocamino che supera queste limitazioni? credo che sia importante a questo punto capire quali siano le tue effettive esigenze e vedere quale di questi due modelli meglio le soddisfa.
    Il sistema a vaso chiuso che adottano le due aziende di sopra non dovrebbe (ma chiedi in azienda) permettere l'ingresso nel termocamino ad acqua a temperatura inferiore a 40°C mentre in ogni caso l'acqua ferma nel termocamino non scende sotto i 65°C impostati per cui dal bilancio termico l'acqua nel termocamino non dovrebbe scendere sotto i 60°C (ripeto dal bilancio termico) quindi il problema della condensa non c'è o comunque è superato e risolto. Quello che ho scritto sono mie valutazioni, ti ripeto chiedi in azienda, al rappresentante o a qualche tecnico che collabora con loro.
    Concordo con massimo (che mi sembra molto preparato e addentro nel suo campo) sul gruppo di continuità di soccorso ma solo se il termocamino funziona a vaso chiuso tipo quelli che hanno valvole di scarico termico ed arzigogoli vari per scaricare il calore in eccesso (quindi no per klover, no per mercury, no per qualunque altro costruttore che usi la stessa tecnologia del bagnomaria).

    Antonello Masci

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Messaggi di risposta:

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Termocamino in mansarda: quale? di mssimo del 24/04/2007, 15:41
Grazie Atonello per le risposte e complimenti per la preparazione tecnica. Volevo chiederle alcune cose: se nella famosa mansarda installo il termocamino (uno qualsiasi -vaso aperto o vaso chiuso) e con un impianto a parte installo la caldaia avrò lo stesso il problema del blocco caldaia?
  • Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Termocamino in mansarda: quale? di anto del 26/04/2007, 07:59
    cosa intendi per "impianto a parte"? forse mettere uno scambiatore/bollitore/puffer? perchè se è questo che intendi ottieni la disgiunzione idraulica dei due dispositivi per cui non corri più i rischi di cui parlavo sopra. Questo è quello che in pratica hanno già fatto sia klover che mercury con un costo molto molto più basso della soluzione che prevede lo scambiatore/bollitore/puffer, estrema semplicità di installazione e di utilizzo per l'utente finale.

    Antonello Masci