Forum Fuoco e Legna

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  • Oggetto: pulizia caminetto di fabio del 22/01/2006, 22:36
    Messaggio: possiedo un caminetto tipo monoblocco in ghisa a ventilazione forzata chiuso con anta scorrevole in vetro. Vorrei chiedervi cortesemente qualche suggerimento circa la pulizia del focolare e del vetro, ogni quanti giorni deve essere fatta considerando che il caminetto lo uso quotidianamente e se ci sono delle soluzioni da addottare per raccogliere la cenere senza disperderla nella stanza.
    grazie.

  • Oggetto: stufa becchi 2 di giosuè del 22/01/2006, 21:24
    Messaggio: ho scorso il forum e ho scoperto con sorpresa molti appassionati che hanno avuto a che fare con le becchi.
    allora ancora tre domande:

    io ho montato i pezzi con malta refrattaria. ho già sbagliato? ci sono problemi di sicurezza?
    canna fumaria: io ho poco tubo esterno, circa 40 cm. prima dell'innesto da 12 nel muro. è un rischio?
    condensa: ho letto che con le becchi è un problema. con poco tubo è meglio o peggio? come ovviare all'inconveniente?

    grazie ancora!

  • Oggetto: Stufa "vermont cassting"modello federal 288c di luca del 17/01/2006, 13:49
    Messaggio: Ciao abito in una casa singola dove l'appartamento di sotto è da terminare(quindi vuoto)
    Quello sopra dove abito(tutto in un piano) è di circa 120 metri quadri.
    Ho sepre avuto problemi (in inverno)la casa nonostante il riscadamento in tutte le stanze(termosifoni) e focolare in cucina,è decisamente fredda.
    Ora mi hanno parlato di una stufa a legna che dicono "miracolosa"della "vermont cassting"modello federal 288c. 17kw.
    Mi dicono che col suo sistema "doppia combustione" il discorso di espandere ilcalore tramite irraggiamento e convezione sia micidiale.
    Me la hanno definita la "ferrari" delle stufe.
    cosa poterte dirmi in proposito secondo voi si riesce ha scaldare bene una casa di quelle dimensioni??
    conoscete quella stufa???
    che ne pensate??
    grazie


    ps
    dimenticavo
    la stufa verrebbe posizionata in sala grande e il calore dovrebbe percorrere un corridoio di 5 0 6 metri dove ci sono 5 stanze che dovrebbero esse scaldate.....
    • Re: Stufa "vermont cassting"modello federal 288c di Fabrizio Ruggeri del 21/01/2006, 20:32
      A meno che tu non adotti particolari accorgimenti (canalizzazioni o almeno prese d'aria sui muri) non è che il calore prodotto dalla stufa in una stanza "viaggi tanto" nelle stanze attigue.
      Ho una casa simile alla tua.
      Dal salone parte (non "allineato" rispetto alla stufa) un corridoio di 4 m, in fondo al quale sta un disimpegno sul quale affacciano 3 camere da letto e un bagno. I soffitti sono di 3 metri e le porte di altezza normale, quindi ho la parte di muro sopra la porta che costituisce un po' un ostacolo allo scambio di aria (e dunque di calore) tra le stanze.
      Delle stanze del disimpegno, scaldo una col termosifone (porta chiusa). Delle altre tengo le porte chiuse salvo di una, la stanza con i computer, che è allineata al corridoio. Questa stanza ha il termosifone chiuso, la scaldo col calore che proviene dal salone (dove ho la stufa). La porta è a circa 6 metri dalla porta del salone.
      La temperatura nella stanza così scaldata è sempre di circa 3,5 gradi inferiore a quella del salone. Cioè se in salone ho 22,5 gradi, nella stanza con i calcolatori (che è praticamente all'estremo opposto della casa) è di 19 gradi. Si tratta di una stanza con pessimi infissi. La mattina di una giornata invernale tipo la trovo a 16 gradi, e la sera - piano piano - la stanza è arrivata a 19 gradi.
      La mia stufa ha la convezione forzata (ventilatore).
      Il mio consiglio è duplice:
      a) non fare troppo affidamento sulla stufa del salone, per scaldare la zona notte in fondo al corridoio. Può essere sufficiente se sono stanze ben isolate termicamente e se non hai esigenze particolari. Ma può non essere sufficiente!
      b) Visto che il calore deve viaggiare, fossi in te preferirei una stufa con ventilazione forzata: muove di più l'aria e quindi si crea più facilmente lo scambio con le stanze vicine. Se il soffitto è piuttosto alto, penserei pure a installare delle prese d'aria per facilitare lo scambio tra gli ambienti.
      • Re: Re: Stufa "vermont cassting"modello federal 288c di Luca del 22/01/2006, 21:23
        Grazie x la risposta non ci speravo più...:-)
        Immaginavo che il venditore avesse gonfiato troppo
        le prestazioni della stufa.
        Comunque,la stufa che ho indicato la conosci??
        sapresti indicarmi un'alternativa di tua conoscenza??
        Nel link che segue c'è la pianta della mia casa
        secondo te quale è la migliore posizione dove installarla??(nella sala ci sono le pareti contrassegnate con delle lettere in rosso e le frecce dove guarda la stufa) non è possibile metterla negli angoli.

        pianta http://daxsus.interfree.it/casa.jpg

        Mi farebbe molto piacere un tuo consiglio(e di altri)





        Luca

  • Oggetto: stufa becchi in terracotta di giosuè del 22/01/2006, 20:47
    Messaggio: ho nappena montato una stufa becchi a quattro livelli. fornace, due lòivelli intermedi, cappello con buco per tubo. ho un problema "grosso": esce fumo dai forellini sul lato verticale del cappello (livello piu' alto) da cui invece dovrebbe uscire solo aria calda. cosa posso aver sbagliato?

    secondo quesito: le crepe sottili nella terracotta sono da restaurare con stucco refrattario o altro, oppure non pregiudicano il funzionamento? io ne ho parecchie, un po' dappertutto.

    grazie e a presto
    naturalmente posso fornire foto a chi interessato.

    giosuè

  • Oggetto: Legna da utilizzare,,, di Simon del 22/01/2006, 16:53
    Messaggio: Secondo voi, e' possibile utilizzare qualsiasi tipo di legno con la stufa purche secco?

    il mio prob e' questo: io dispongo di una quantita di legna a vita praticamente, dopo aver demolito la stalla fatta di travi di legno, l'ho tagliata a pezzi, e ora ho circa un salone di 100 mq pieno di legna...
    completamente ignoro che tipo di legno sia... non me ne intendo :D forse betulla? essendo in Lettonia...
    non ci sono problemi di legna resinosa???

    posso andare tranquillo con la mia nuova stufa JOTUL da 800 euro?????


    CIAO!

  • Oggetto: Sostituzione o verifica sensori stufa a pellet di Fabrizio Ruggeri del 19/12/2005, 02:48
    Messaggio: Passavo di qui per porre un quesito, e già che c'ero ho dato una letta in giro e fornito delle risposte in base alla mia esperienza.
    Spero di non sembrare logorroico.

    Il mio problema è questo.
    La mia stufa (Palazzetti Ginevra, agosto 2002, l'inserto è Ecofire) ha il sensore che dà il consenso al passaggio dalla fase di "Avvio" alla fase di "Lavoro" che da un po' di giorni dà di matto.
    All'avvio, ci mette molto a dare il consenso: accade addirittura che entri in funzione la ventola dell'aria ambiente al massimo (meccanismo per evitare i surriscaldamenti, quindi massima temperatura operativa della stufa, perché da quel momento la ventola abbassa la temperatura del focolare) e la stufa sia ancora in modalità Avvio. Solo molti minuti (diciamo 5 o 7, a occhio) dopo che è entrata in funzione la ventola "di protezione", la stufa passa in fase di "Lavoro".
    Capita anche che un lieve raffreddamento del focolare (perché ho aperto la portina per fare un nuovo carico di legna) faccia andare improvvisamente la stufa da Lavoro di nuovo ad Avvio.
    Anzi, a volte avviene anche senza aprire il vetrino.
    Quando vedo che la stufa è in fase di Avvio, ma la temperatura è palesemente tale che dovrebbe essere a "Lavoro", se stacco l'alimentazione della stufa per pochi secondi e subito la riattacco, la stufa si riposiziona da sola in posizione Lavoro!
    Ho pensato che il sensore fosse starato, o sporco.
    Ho localizzato il sensore, l'ho svitato, e ispezionato.
    Non c'era nessun cursore, nessun cavolo per regolarlo. Nero sì, ma niente di che. Pulicchiato a mano e rimesso. Problema non risolto.
    Suppongo che lo devo semplicemente sostituire. Si presenta come un cilindretto di plastica chiara (o bachelite, ceramica boh) con una punta filettata, che si usa per avvitarlo, e che sporge dal lato dei fumi. Dal lato esterno ha due contatti per i connettori elettrici.

    DOMANDA:
    a) C'è modo di tararlo? Forse bisogna avvitarlo di meno o di più per regolarlo? (non credo)
    b) Dove si acquista una cosa così? Negozi di elettronica? Di Termodinamica? Ci sono mica negozi su Internet dove dovrei andare a fare un giro?
    b) Sono componenti abbastanza "standard", oppure devo chiedere il ricambio solo a Palazzetti?

    Mersì bocù
    Fabrizio
    • Re: Sostituzione o verifica sensori stufa a pellet di Piero del 19/12/2005, 16:09
      Non ti so dire, Non conosco negozi su internet che trattino componentistica per stufe a pellet. Il sensore non è atro che un trasduttore, cioè un trasformatore da una grandezza fisica come per esempio la temperatura in un'altra grandezza fisica come la corrente o la tensione elettrica. Se è sporco o rivinato, non invia la corretta tensione alla scheda elettronica per l'elaborazione dei dati e tutto va in pallone. Non è comunque da escludere anche una staratura o rottura di qualche regolatore o trimmer posizionato nella scheda elettronica della stufa. La soluzione, secondo me, nel tuo caso, è rivolgersi al servizio di assistenza Palazzetti e chiedere l'intervento di un loro tecnico o un consiglio in merito.
    • Re: Sostituzione o verifica sensori stufa a pellet di Fabrizio Ruggeri del 21/01/2006, 23:40
      Vi aggiorno su questo problema.
      Credo di avere risolto: si deposita della cenere in una fessura, in alto, sul lato sinistro del focolare, il lato dove sono i sensori. Verosimilmente la cenere ostacola la libera circolazione dell'aria, per cui i sensori misurano una temperatura che non è "descrittiva" delle condizioni del focolare. Vado con le dita (tanto col pulire la stufa ho le mani sempre leggermente sporche) ogni volta che faccio la pulizia profonda del focolare (ogni 2 o 3 giorni) e mi accerto che in quel punto non ci siano depositi di cenere. Inoltre "spazzolo" il fianco sinistro della stufa ogni giorno, per assicurarmi che non ci sia uno strato di fuliggine che fa da ulteriore isolante e quindi interferisce con il corretto funzionamento dei sensori.
      Mentre prima la stufa tornava in posizione "Avvio" molte volte al giorno, da quando ho scoperto questa cosa è andata in "Avvio" inaspettatamente solo una volta in molti giorni (e non posso neanche giurare che la cosa fosse ingiustificata, il focolare si era piuttosto raffreddato).
      Così ho anche risparmiato la sostituzione del sensore...

  • Oggetto: canna fumaria di ROBERTO del 21/01/2006, 22:32
    Messaggio: abito al piano terra di un condominio di 3 piani e non dispongo di una canna fumaria.
    ho visto che le stufe a pellet non richiedono installazioni di canne fumarie in quanto possono scaricare i fumi tramite uno scarico a parete.
    vorrei sapere se posso installarla senza avere problemi con i coinquilini che abitano sopra di me e se ci sono delle normative che mi permettono di installarla.Grazie

  • Oggetto: canna fumaria stufa a legna di marco trabaglio del 17/01/2006, 13:26
    Messaggio: complimenti per l'ottimo sito,

    ho letto le informazioni generiche sulle canne fumarie ma gradirei un vostro parere sul mio caso.

    ho acquistato un appartamento al primo piano di un condominio in costruzione a 4 piani.

    Ho richiesto la possibilità di inserire una canna fumaria per installare una piccola stufa a legna per scaldare il cuore nelle serate invernali e mi è stata prospettata la possibilità di inserire una canna in acciaio da 15 cm in un intercapedine. L'unico problema è che la canna necessiterebbe di una deviazione di qualche metro nel tratto che transita nel sottotetto al fine di uscire in un comignolo preesistente.

    La domanda: una curva nel tratto terminale di 45 gradi potrebbe pregiudicare la funzionalità della canna? Vi ringrazio in anticipo perché se considero la cifra enorme che mi è stata richiesta vorrei essere certo del funzionamento ottimale...

    Grazie in anticipo e saluti
    • Re: canna fumaria stufa a legna di gioco fuoco del 18/01/2006, 11:57
      la canna deve essere omologata per fumisteria in acciaio mm2 e isolata fai l'ispezione nel solaio o meglio di sotto.ciao
    • Re: canna fumaria stufa a legna di Fabrizio Ruggeri del 21/01/2006, 20:18
      Lessi da qualche parte le formule per la canna fumaria, sono semplici. In pratica se il tuo fabbricante dice che hai bisogno di X metri di canna fumaria, tu devi prolungare questo X di un modificatore K per ogni metro obliquo.
      Ad esempio se devi avere, per il diametro dato, 4 metri di canna fumaria, ma di questi 2 metri sono obliqui, allora la lunghezza totale deve essere 2metri + 2metri * K. Se K è 1,7 (poniamo) allora devi avere 5,4 metri di canna fumaria anziché 4 dichiarati.
      Non ho queste formule con me, ma ricordo che i tratti obliqui non rappresentavano, in pratica, un ostacolo al tiraggio.
      Concretamente, la tua canna fumaria sarebbe, prima del tratto inclinato, già di circa 9 metri, che è proprio tanto e sicuramente più di quanto ti serve (a meno che tu non stia installando una stufa da 60 KW...), per cui per quell'ultimo piccolo tratto obliquo non avrai sicuramente problemi, anzi potresti avere problemi di troppo tiraggio...
      se il tuo fumista è un professionista, farà i calcoli giusti.
      La seccatura semmai è nella pulizia. Nei tratti obliqui si accumula più rapidamente il sedimento, se la canna fumaria fosse interamente verticale sarebbe di più facile manutenzione.

  • Oggetto: Come fabbricare il Pellet di Gianluca del 19/01/2006, 20:43
    Messaggio: Ciao a tutti. Mi chiamo Gianluca e vivo nella provincia di Como. Ho appena ristrutturato una casa di 70mq su due piani. Essendo una vecchia costruzione l'isolamento termico delle vecchie mura in sasso lascia a desiderare e il riscaldamento a metano è veramente oneroso. Ho installato una stufa della NORDICA a legna per sopperire un po' al problema, ma vivendo solo e lavorando tutto il devo dire che non riesco a utilizzarla al meglio e quindi non ne ho un gran beneficio, tranne che nei week end. Volevo passare a una termostufa e pellet, ma sono dubbioso sul fatto che già oggi il pellet costa dalle 3,7 alle 5 € a sacco (da 15Kg) e secondo una comunicazione di Econord sembra che a breve sia incrementato. Non vorrei legarmi troppo al prezzo del pellet, come ora lo sono a quello del metano. Inoltre posseggo un bosco e potrei avere molta legna gratis.
    Qualcuno conosce un metodo per farsi il pellet in casa partendo da legna?
    Esistono stufe veramete efficenti che usano pellet e legna e che non costino oltre le 5000 €? (in genere me le hanno sconsigliate).
    Grazie Gluca
    • Re: Come fabbricare il Pellet di iorio del 21/01/2006, 02:24
      Ciao,secondo me ti conviene sfruttare il bosco ( lo faccio anch'io )perchè farsi il pellet in casa credo che per ora sia impossibile.Il processo industriale per la sua realizzazione non può essere conveniente per piccoli quantitativi: dovresti ridurre la legna in segatura e poi con un " estrusore " realizzare il pellet, io ci ho lavorato per molti anni per la produzione di materie plastiche ( procedimento simile )e non è così semplice.L'abbinamento della stufa ad un accumulatore termico dovrebbe consentire di sfruttarla molto meglio.
    • Stufe che vanno sia a legna sia a pellet di Fabrizio Ruggeri del 21/01/2006, 19:59
      La mia stufa va sia a legna sia a pellet. A pellet è più rumorosa (rumore della coclea di trascinamento) e il costo per caloria, ai prezzi attuali dei pellet, sarebbe superiore.
      A legna è più silenziosa, fa una fiamma più varia e più bella, e va a costi inferiori. Tuttavia il funzionamento a pellet è molto più pulito. Il funzionamento a legna sporca di più focolare, giro fumi e canna fumaria (e produce più ceneri) per cui se la mandi a legna tieni presente che dovrai fare maggiori operazioni di pulizia (nel mio caso significa un certo grado di "ceneri sottili" in giro per il salone, lo vedo quando spolvero). Infatti nel pulire il focolare tipicamente crei polvere che va in giro per il salone (sì ci sono aspirapolveri appositi ma hanno i loro inconvenienti).
      Inoltre le stufe a pellet anche quando sono alimentabili a legna hanno un focolare piuttosto piccolo. Non potrai avere 10 o 15 ore di autonomia. Ogni 90 minuti circa dovrai rifare un carico. Quindi una stufa così ha senso da alimentare a legna solo se la presenza in casa è continua e se hai un certo gusto per il governo del fuoco.
      In generale a Roma oggi la legna costa, per caloria, molto meno dei pellet.
      Ad es. puoi trovare a Roma Pellet a 4,70 Euro al sacco, da 4,5 Mcal al Kg. Ipotizzando un rendimento della stufa all'85%, hai un costo per Mcal di circa 7,95 centesimi di Euro.
      Ipotizzando che la stessa stufa alimentata a legna abbia un rendimento del 75%, e che ci bruci legna da 14 Euro al quintale, di cui ipotizziamo un potere calorico di 3Mcal/Kg, hai un costo per Mcal di 6,2 centesimi di Euro, quindi molto inferiore a quello dei pellet (a Roma).

  • Oggetto: Delusione Stufa di Yasmin del 20/01/2006, 21:21
    Messaggio: Ho disperatamente bisogno di un vostro consiglio.Praticamente nel mese di novembre (il 15) mio padre ha acquistato presso un negozio vicino casa (conosce il negoziante!) una stufa a pellet, funziona a dovere però nn consuma quanto il negoziante aveva detto ma di più.Infatti i consumi che noi ci aspettavamo e che il negoziante ci aveva descritto è della stufa "aggiornata", che la stessa azienda e che lo stesso rivenditore(il negoziante "amico" di papà) hanno lanciato sul mercato il mese successivo! io sono arciconvinta che lui sapesse che era pronta una nuova versione della stessa stufa, più performante( consumi ridotti,+calore) ma che nn ci ha detto nulla per sbarazzarsi dell'ultimo pezzo che aveva e che utilizzava per l'esposizione!Ha fatto credere a mio padre di avergli fatto pure un favore mettendogliela da parte! Vorrei sapere se c'e qualche appiglio per poter pretendere la sostituzione con quella nuova, in quanto:
    1)quando c'è stato l'acquisto il negoziante ha omesso di dirci che era pronta una nuova versione della stufa(anzi aveva detto che stufe di questa marca nn ce n'erano più tante a disposizione per l'enorme richiesta);
    2)l'acquisto è avvenuto a poca distanza di tempo dal lancio sul mercato della nuova versione(io personalmente gliela lancerei addosso,se potessi);
    Comunque mio padre ha pagato in contanti,l'"onesto" commerciante nn ha ancora fatturato la somma e noi nn abbiamo ancora spedito la garanzia: può questo esserci d'aiuto? Posso chiedere la risoluzione del contratto? Ringrazio anticipatamente quanti mi risponderanno.
    • Re: Delusione Stufa di Iorio del 21/01/2006, 02:37
      Ciao,contatta subito un'associazione dei consumatori per informazioni ma non credo che si possa far valere il diritto di recesso.Il nostro mondo và sempre più veloce e ciò che si compera al mattino è già superato ( vecchio )al pomeriggio.Bisogna fare molta attenzione prima di procedere a qualsiasi scelta nel campo del riscaldamento a legna per evitare delusioni in particolare per chi non ha mai avuto a che fare con le biomasse.Nel tuo caso specifico,prova a pensare se tutti quelli che comprano un'auto volessero restituirla dopo qualche tempo perchè è uscito un modello aggiornato.
    • Re: Delusione Stufa di Fabrizio Ruggeri del 21/01/2006, 19:45
      Quello che non capisco è come fai a sapere che la stufa consuma "di più" del previsto, cioè non capisco proprio come fai a calcolare il rendimento. Io avrei un bel po' di difficoltà a dirti se la mia stufa consuma più o meno di quanto dichiarato. Un conto sono i casi evidenti (tiraggio cattivo, focolare sporchissimo, canna fumaria fredda...) ma tu dici che la stufa funziona bene, e che consuma più di quanto previsto.
      Il rendimento della stufa è uguale alle calorie utili immesse nell'ambiente diviso le calorie teoriche inserite nel focolare.
      La mia stufa, alimentata a pellet, ha un rendimento teorico dell'85%. Cioè immette nell'ambiente, sotto forma di calore, l'85% delle calorie teoriche, quelle che leggi sull'imballaggio dei pellet. Io non sono assolutamente in grado di verificare questo dato e se non hai un laboratorio di misura attrezzato per queste cose neanche tu.
      Per cui presumo che:
      a) Le aspettative sul consumo della stufa a pellet erano sbagliate a priori, basate su calcoli troppo empirici e approssimativi;
      b) La conclusione, che la nuova stufa sia più efficiente di quella vecchia e che questo giustifichi la differenza tra consumi attesi e consumi ottenuti, è probabilmente una supposizione dovute alla "delusione" sub a.
      Mi sembra molto strano che un produttore sia riuscito, da un modello all'altro, ad avere un forte incremento di rendimento. Le stufe a pellet hanno tutte più o meno un rendimento tra l'80 e l'85% a vedere i cataloghi. Molto oltre non è possibile andare per ragioni di fisica (non si può regolare con esattezza l'eccesso d'aria come invece si può con i combustibili gassosi). Considera che le caldaie a gas a controllo elettronico hanno un rendimento di circa il 90% o 91%. Sicuramente una stufa a pellet non potrà mai oltrepassare questi valori.
      Quindi o il modello precedente aveva un rendimento dichiarato molto inferiore a quello nuovo (diciamo 75%) oppure i pochi punti di percentuale di rendimento di differenza che possano esservi non sono tali da giustificare una percezione "a spanne" di resa scarsa (saranno misurabili in laboratorio).
      Conclusione:
      e' verosimile che la tua stufa funzioni ottimamente.
      Se il modo in cui misuri il consumo è semplicemente "quanti chili al giorno di pellet consuma" allora sbagli per varie ragioni:
      a) Il "minimo" è in genere regolabile. Ad esempio sulla mia c'è un registro di minimo. Posso avere un minimo più basso o più alto. Chiaro che a minimo più basso conumo meno, ma ho meno calore. La regolazione del minimo serve per adeguare la stufa a pellet poco "calorosi" o alle dimensioni della stanza.
      b) I pellet variano di molto in potere calorico. Ci sono pellet con più di 5000 kcal/kg e pellet con meno di 4000. Se fai il calcolo di cui sopra, cioè "quanti sacchi al giorno", cambiando marca ti pellet ti potrebbe sembrare di consumare il 25% in meno! E invece il rendimento della stufa è lo stesso!