Forum Fuoco e Legna

Cerca nel forum:
or and

Pagina:
  • Oggetto: ricambi stufe a pellet di HABITEK del 03/08/2009, 11:25
    Messaggio: La nostra attività è a disposizione per vendita stufe a pellet e ricambi stufe anche envirofire
    www.habitek.it
    • Re: ricambi stufe a pellet di Giovanni Iemmi del 03/08/2009, 20:42
      ciao, approfitto per chiederti un'informazione: io ho in esposizione una windsor che era ancora senza il cronotermostato. Ho visto che invece ora ce l'hanno. Si puo' aggiunere-adattare sul modello piu' vecchio? sapresti dirmi (eventualmente anche in email privata) il prezzo di tale cronotermostato? grazie, Giovanni
      iemmi@iemmi.com

  • Oggetto: Richiesta assistenza di Stefano del 11/04/2009, 16:30
    Messaggio: Buongiorno a tutti gli utenti,
    navigando su internet ho preso visione del Vostro sito.
    Possiedo una Stufa a pellet Envirofire EF2 acquistata
    circa 12 anni fa.
    Il rivenditore ha chiuso ed io mi trovo in difficoltà poichè
    avrei necessità di alcuni ricambi nonchè, di assistenza
    tecnica.
    Potete aiutarmi indicandomi a chi potrei rivolgermi in
    zona Cassano Magnago provincia di Varese?
    Vi ringrazio in anticipo.
    Stefano
    • Re: Richiesta assistenza di HABITEK del 03/08/2009, 11:22
      La nostra attività è a disposizione per vendita stufe a pellet e ricambi stufe anche envirofire
      www.habitek.it

  • Oggetto: caminetto da inserimento senza spaccare di tiziana del 31/07/2009, 16:11
    Messaggio: Ciao a tutti,
    mi sono appena trasferita in una casa con un camino angolare, che mi hanno detto essere poco efficiente... è tutto aperto, io non me me intendo, pensavo di metterci la macchina da inserimento, ma vorrei farlo senza spaccare nulla... ho trovato questo Universaljolly Eco di Jolly Mec, volevo chiedervi se ha senso, se funziona, se è una spesa eccessiva... help???
    • Re: caminetto da inserimento senza spaccare di Gianni del 31/07/2009, 18:55
      Il camino aperto è poco efficiente, di solito scalda per irraggiamento con una perdita di energia pari al 70-80% della legna che si va a bruciare. Inoltre servono molti metri cubi di aria per farlo funzionare con sensazione di freddo per il richiamo di aria fredda dall'esterno che entra da spifferi e prese d'aria in compensazione alla depressione. Un camino aperto però da la possibilità di poter cucinare alla griglia..
      Gli inserti sono macchine adatte per produrre calore, con rendimenti intorno al 70% e dotati di ventilatori per scaldare velocemente gli ambienti.
      Jolly-mec è una delle marche Italiane migliori (a mio parere) poichè produce macchine per il riscaldamento totalmente in acciaio (velocità di riscaldamento incredibile a discapito di inerzia termica inesistente) e con l'aggiunta di umidificatori che riducono problemi di aria secca, polveri e allergie.
      Se il vano del camino è adatto non dovrai spaccare niente, solo intubare la canna fumaria e creare una cornice di chiusura..
      Se vuoi risparmiare sulla bolletta del gas e godere del fuoco l'investimento è affrontabile!
      Procurati legna ben secca, è fondamentale...
      Con un monoblocco della Jolly-mec mi scaldo alla grande tutto l'inverno, ma questo comunque vale per la maggioranza dei camini ad aria.. l'umidificatore però è una caratteristica di questa marca..
      Ciao!

  • Oggetto: canna fumaria di marco del 28/07/2009, 16:49
    Messaggio: ho una canna fumaria in due sezioni: la prima in blocchetti 20x20 la seconda, dissassata, di fibrocemento annegato nel cemento delle tramezze e solette.
    non potendo montare un tubo d'acciaio a causa del dissassamento, esiste qualche altra soluzione?
    Grazie
    • Re: canna fumaria di Gianni del 28/07/2009, 19:36
      Se non è troppo lunga e il disassamento lieve puoi usare la canna in acciaio flessibile.
      Ma non riesco a capire come possa essere stata fatta una canna del genere!!!
      • Re: Re: canna fumaria di Giovanni Iemmi del 28/07/2009, 20:39
        eh eh, caro Gianni, purtroppo sono cose che vedo fin troppo spesso, il muratore parte da terra a costruire la colonna, quando arriva alla soletta e non combacia con il foro predisposto o magari arriva in corrispondenza di un trave.... voilà ci spostiamo un po' più in là :-)

        se è come penso io il disassamento è "immediato", non graduale e quindi il flex non servirà a molto, immagina una canna rettangolare 15x30 appoggiata su una 20x20...nella migliore delle ipotesi ti rimane un passaggio da 15x20 (sorvolando sulla ovvia non tenuta, ecc)

  • Oggetto: diam. canna fumaria esterna consigliato per cassetta fondis F2 di eliana del 24/07/2009, 15:04
    Messaggio: Chiedo informazioni relativamente alla messa in opera di canna fumaria esterna di una cassetta Fondis F2.
    Qual'è il diametro migliore? Se è più piccolo di 180mm va bene lo stesso visto che la canna fumaria che intendiamo installare verrà perpendicolare alla cassetta?
    Grazie
    • Re: diam. canna fumaria esterna consigliato per cassetta fondis F2 di Giovanni Iemmi del 25/07/2009, 20:52
      conosco molto bene le cassette fondis, per cui ti do le informazioni: se la F2 è modello vecchio (valvola dei fumi retangolare) ha un'uscita da 180, se è il modello nuovo (valvola fumi rotonda) puoi mettere indifferentemente il 200 o il 180.
      L'F2 necessita di almeno 4 metri di canna fumaria per garantire un buon funzionamento (si intende la differenza di quota dall'imbocco sull'insero al comignolo)
      Se hai almeno 7 metri di canna fumaria puoi pensare di ridurla a 160, e se superi i 9 metri anche a 150, ma se hai quella nuova a valvola tonda, te lo sconsiglio, perchè potresti avere qualche problema di uscita di fumo all'apertura dello sportello per il caricamento

  • Oggetto: Presa d'aria esterna inserto? di giorgio del 22/07/2009, 10:57
    Messaggio: Salve a tutti,
    Dovrò insallatare un inserto Palazzetti H76 ad aria circolazione naturale in un ambiente unico di ca 50 mq, ambiente collegato al secondo piano con una scala posta sull'angolo opposto della stanza. La canna fumaria di circa 9mt sarà esterna. L'inserto sarà poi rivestito.
    Il quesito riguarda la presa d'aria esterna da realizzare (eventualmente)in prossità del camino e all'interno dell'area che andrà poi rivestita:
    risulta comunque necessaria considerando i relativi modesti consumi di ossigeno della macchina e l'ambiente piuttosto grande senza divisioni in cui andrà installata (considernado anche il secondo piano)?
    Il mio dubbio riguarda l'afflusso di aria fredda dall'esterno ed il conseguente abbattimento della temperatura a fronte, immagino, di un maggior consumo di legna per ottenere il medesimo calore se si utilizzasse aria "già calda" (nel caso optassi per una presa d'aria interna).
    Essendo totalmente ignorante in materia attendo lumi.
    Vi ringrazio anticipatamente.
    • Re: Presa d'aria esterna inserto? di Emiliano del 23/07/2009, 17:40
      Buongiorno,
      ciò che domanda è legittimo ed intelligente!
      Certamente nel locale ove è installato l'apparato, per legge occorre installare la presa d'aria esterna.
      Una presa d'aria interna verso altri locali non aperti verso l'esterno non ha senso perchè non permette l'afflusso indispensabile di aria dall'esterno.
      A livello di principio se si abita in una casa con vecchi infissi e cassettoni non ermetici che hanno fessure sufficientemente ampie, esse sommate l'una all'altra possono tranquillamente fungere da presa esterna...ma la legge non prevede tale soluzione (non misurabile) come sostitutiva della presa esterna.
      In un locale semi-ermetico senza presa esterna il tiraggio sarebbe insufficiente a garantire l'espulsione dei fumi e magari la corretta combustione. Le consiglio di leggere attentamente sul sito www.stufefocolari.com le descrizioni sulla sicurezza e sul tiraggio ed installazione delle stufe.
      Se riuscisse ad indirizzare con un tubo l'aria proveniente dalla presa esterna vicino all'ingresso dell'aria primara del focolare, allora il focolare tenderebbe ad aspirare l'aria fredda che lei teme possa raffreddare la stanza...ma la sanifica anche apportando nuovo ossigeno e asciugando possibili muffe o condense (veda la sezione -comfort- del sito).Con temperature estremamente fredde l'aria in ingresso tende a raffreddare un po' l'ambiente, ma mai crea problemi reali ed il bilancio energetico della combustione è sempre immensamente favorevole.
      • Re: Re: Presa d'aria esterna inserto? di Gianni del 24/07/2009, 19:02
        Il mio consiglio è quello di effettuare una presa d'aria che raggiunge l'esterno con possibilità di chiusura.. in commercio ci sono apposite griglie che possono essere aperte, chiuse e regolate con apposita manopola dall'interno. Si tratta di un semplice cavo che aziona la griglia.
        In ogni caso è indispensabile.
        Alcuni focolari possono avere la canalizzazione predisposta per l'aria combruente ma di norma è comunque necessaria un'altra presa d'aria poichè spesso vi è un richiamo anche dallo sportello del camino.
        Ciao.
    • Re: Presa d'aria esterna inserto? di EBK del 25/07/2009, 09:59
      Gli inserti, solitamente, prelevano l'aria comburente direttamente nell'ambiente in cui sono installati.
      I monoblocchi, invece, hanno quasi sempre una presa d'aria sulla base da poter collegare anche direttamente con l'esterno.
      Ad ogni modo, una presa d'aria esterna è richiesta dalle normative per reintegrare l'ossigeno che il focolare consuma.
      Quello che le posso consigliare, per evitare di immettere nell'ambiente aria troppo fredda, è di portare aria in modo indiretto. Mi spiego:
      Se ne ha la possibilità, faccia il foro in collegamento con l'esterno in corrispondenza del rivestimento (o canalizzi l'aria compensando eventuali perdite di carico aumentando il diametro) e nella parte superiore del rivestimento, inserisca una griglia di compensazione.
      Otterrà così due vantaggi:
      L'aria immessa arriverà dall'alto quindi si mescolerà a quella calda stratificata, evitando così gli spifferi freddi alle gambe (sempre fastidiosi)
      Quando il caminetto sarà acceso, l'aria introdotta all'interno del rivestimento, richiamata dalla depressione del locale attraverso la griglia di compensazione, si riscalderà per le dispersioni della struttura e contribuirà così a riscaldare l'ambiente.

  • Oggetto: Caminetto che utilizza canna fuamaria esclusiva presesistente, Normativa di Luigi MARINI del 22/07/2009, 15:39
    Messaggio: Più di vent'anni fa mio padre, ristrutturando la propria casa in un condominio, aveva scoperto una canna fumaria di esclusiva pertinenza dell'abitazione. Decise, allora, di utilizzare tale canna facendo installare un caminetto.
    Circa tre anni fa, i nuovi proprietari dell'appartamento sovrastante quello di mio padre, nel corso di lavori di ristrutturazione del loro appartamento, si sono immessi abusivamente nella canna fumaria in questione con una caldaia scalda-acqua, otturandola con delle macerie.
    Per farla breve, siamo riusciti ad indurre i proprietari di sopra a liberare la canna.
    Adesso, però, i proprietari in questione sostengono che c'è una normativa europea che impone l'intubazione delle canne fumarie e c'invitano ad adeguarci.
    Le domande sono le seguenti.
    1) Qual è la normativa di riferimento?
    2) Tale normativa vale anche per i caminetti, o è applicabile solo alle caldaie autonome?
    3) Esistono i diritti acquisiti per le situazioni preesistenti?
    4) Posto che i suddetti condomini hanno occupato abusivamente la nostra canna, è sufficiente rispondere loro che devono liberarla e chiudere il loro accesso illegittimo alla stessa?
    5) Ovvero, a prescindere dalla questione della loro abusiva immissione, noi abbiamo l'obbligo d'intubazione della canna fumaria?
    Ringrazio per qualsiasi nume possano fornirmi nella presente questione.

  • Oggetto: info di queenliz del 22/07/2009, 15:20
    Messaggio: Salve a tutti! Vi consiglio di visitare il sito www.tatano.it. Trovate ogni tipo di caldaia biocombustibile, semplice e facile da utilizzare, economiche e soprattutto italiane!

  • Oggetto: Quanto rendono le Caldaie Omnivore di Massimo del 20/06/2006, 15:49
    Messaggio: Buongiorno a tutti, anche io come molti utenti di questo forum sto per andare a rottamare mia caldaia a Gasolio ormai vecchia di 30anni i cui consumi hanno raggiunto quelli di un Alpino dissetato alla sagra del vino. Mi volevo orientare sul pellet ma non volevo rimanere schiavo di questo (gasolio insegna) per cui ho sentito parlare di caldaie onnivore alimentate a Pellet/legna/mais + metano o GPL
    pare però che queste caldaie Onnivore siano a basso rendimento rispetto ad esempio ad una Termorossi... in pratica per scaldare la stessa quantità di acqua con una caldaia omnivora tipo kalorina mini k25 ci va una maggiore quantita di pellet rispetto ad una Termorossi Ecotherm. La domanda che vi pongo e quindi la seguente... e vero che una kalorina mini k25 consuma molto di piu di una Termorossi Ecotherm entrambe alimentate a pellet o mais ? Grazie a tutti
    • Re: Quanto rendono le Caldaie Omnivore di Felice del 20/06/2006, 19:34
      Buongiorno,se le posso dare un consiglio ,per vivere bene, non dia mai retta alle chiacchere da bar, da barbiere,e da quelle chiacchere che escono dalla bocca degli ignoranti, l'umano, più è ignorante e più parla,saluti,Felice.
      • Re: Re: Quanto rendono le Caldaie Omnivore di Massimo del 21/06/2006, 09:06
        Certo Felice, hai perfettamente ragione, non diamo retta alla chiacchiere da bar, basiamoci sui dati tecnici dichiarati e certi... mentre per Termorossi Ecotherm viene dichiarato un rendimento al 90% per la kalorina mini k25 (alimentata a pellet) non ho trovato alcun dato relativo al rendimento? qualcuno sa darmi dei dati certi che non siano chiacchire da bar o opinioni personali?
        • Re: Re: Re: Quanto rendono le Caldaie Omnivore di Felice del 21/06/2006, 18:14
          Ciao potrei dirtelo anchio, quel 90% , ma è un dato non veritiero, io penso di avere i piedi ben piantati per terra e per le mie ti dico, che l'85 % è già, una bella conquista, tieni presente che stufe, o caldaie, che rendono il 90 %a pellets su questo globo terracqueo li devono ancora fabricare, e senzaltro non sarà a breve, e queste non sono opinioni personali, ma dati di fatto e certissimi,ciao,Felice.
      • Re: Re: Quanto rendono le Caldaie Omnivore di Teddy del 22/06/2006, 14:11
        Caro Felice mi sembra strano che Termorossi dichiari il falso, ma....
        • Re: Re: Re: Quanto rendono le Caldaie Omnivore di Felice del 22/06/2006, 18:39
          Buongiorno,io non mi stupisco, perche conosco ditte o persone, ben più "alte" di quella ditta lì, che dichiarano il falso,e questi fatti non dovrebbero più stupirci, quindi occhio........saluti,Felice.
    • Re: Quanto rendono le Caldaie Omnivore di simone g del 22/06/2006, 11:16
      Le caldaie a pellet o onnivore hanno rendimenti piuttosto bassi soprattutto rispetto alle caldaie a metano moderne (camera stagna o meglio ancora condensazione.)
      Per esperienza dopo innumerevoli ricerche e fiere ho capito che per avere buoni rendimenti in questo tipo di caldaie è necessaria una manutenzione ottimale e periodica con pulizia degli scambiatori o turbolatori. Sicuramente le caldaie con fascio tubiero verticale hanno rendimenti migliori di quelle con fascio orizzontale proprio perché la cenere della combustione non si accumula ma cade sul cassetto cenere e la pulizia può essere fatta meno frequentemente. Un dato che può essere utile x capire il rendimento è anche la temperatura di uscita dei fumi. ciao
      • Re: Re: Quanto rendono le Caldaie Omnivore di Felice del 22/06/2006, 19:04
        Buongiorno,a me pare che lei abbia le idee assai confuse,se mi compara le caldaie a gas e a condensazione, con le onnivore ,perchè sono due cose assai diverse,inoltre tutte hanno bisogno di cure ottimali, e poi lei dovrebbe informarsi meglio perchè non è affatto vero che il fascio di tubi verticali, faccia rendere di più le caldaie,ma e vero il contrario,tantè, che questo sistema è quasi totalmente abbandonato dai costruttori, di caldaie stufe, e camini, la temperatra uscita fumi,ormai in tutte le caldaie di pregio, sono controllate da sonde lamda, o altri tipi di sicuro funzionamento,le quali dialogando con il computer di bordo, fanno si che la combustione, la "RESA",ed il non inquinamento sia altamente ottimale,SICURO E CONFORTEVOLE,E TUTTE LE MACCHINE ONNIVORE, LA LORO PULIZIA è FACILISSIMA DA ESEGUIRE,saluti,Felice.
        • Re: Re: Re: Quanto rendono le Caldaie Omnivore di Simone g del 23/06/2006, 12:06
          Caro Felice. Che io sappia le caldaie a Biomasse x eccellenza sono quelle tedesche, autriache ecc. quelle dei paesi del nord Europa dove da anni vengono usate e perfezionate. Quì in Italia abbiamo scopiazzato alla bene e meglio alle volte si vedono caldaie nate x il gasolio che sono state adattate alle volte si trovano costruttori che invece hanno buoni prodotti. La combustione delle Biomasse crea residui maggiori di quelle del gas e del gasolio. Questi residui con l'andare del tempo trasportati dai fumi si depositano sui fasci tubieri che se sono orizzontali possono venire otruiti ecco perchè x le biomasse si usano sempre + fasci verticali o inclinati. Certo i tuoi prodotto non sono così....affari tuoi... però ti sfido a negare quello che sto dicendo.
          • Re: Re: Re: Re: Quanto rendono le Caldaie Omnivore di Felice del 23/06/2006, 16:39
            Caro simone,forse la tua estereofilia, ti ha velato un pò la vista, ma io posso affermare,che noi Italiani anche in questo campo, siamo diventati i primi senza scoppiazzare anzi, oggi, come oggi, sono molti altri che ci scoppiazzano,a mè non interessa i "Fai da tè" e i maneggioni che trasformano in modo approssimativo e pericoloso, le caldaie, i camini, le auto, è logico, e risaputo, che le biomasse sporcano di più de gasolio, questo me lo insegnavano già allasilo infantile, basta dedicare un pò di tempo in più per la manutenzione, e tutto fila liscio, le caldaie delle navi, dei treni, delle macchine di tutti i generie operatrici, a vapore, e molte navi, sono ancora dotate tuttora,sono cosidette"caldaie marina.ebbene informati sono tutte ORIZZONTALI, E SONO 180 ANNI CHE FUNZIONANO COSI,un consiglio,io prima di sfidare ,qualcuno mi guardo bene intorno per saggiare la forza di chi sfido, per evitare di soccombere, miseramente,ciao, Felice,
    • Re: Quanto rendono le Caldaie Omnivore di Massimo del 23/06/2006, 11:04
      Felice, te che le vendi, mi sai dire qual'è la resa in percentuale della cadaia kalorina mini k25? e di KALORINA Pellet da 20 o 25 KW?
      • Re: Re: Quanto rendono le Caldaie Omnivore di Felice del 23/06/2006, 16:48
        ciao,la resa è determinata dal materiali che bruci,se si tratta di pellets nocciolinod'oliva legno duro e stagionato, arrivano agevolmente, all'85%, ma attenzione che molti confondono la resa con la potenza si tratta di due cose diverse,ciao,Felice,
    • Re: Quanto rendono le Caldaie Omnivore di erregi del 20/07/2009, 07:54
      no, non è affatto vero.
      anzi, potrei dire il contrario, ma non mi permetto di farlo. Cmnq, la K25 è certificata dalla IMQ con una resa oltre il 90%.
      Per capire, batsa vedere l'uscita dei fumi (video): http://www.youtube.com/watch?v=pf1wYi9PZpw

  • Oggetto: temperatura canna fumaria di Dante del 19/07/2009, 16:12
    Messaggio: Buongiorno a tutti
    Ho un piccolo problema riguardo ad una canna fumaria per un camino monoblocco ruegg
    in pratica il camino ha una canna di circa 7 metri con un diametro di 30 cm con gli ultimi 3 metri con canna in rame coibentata a doppia parete e rivestita con lana ceramicata.
    Ultimamente ho fatto isolare l'ultima soletta del tetto con del poliuretano espanso a spruzzo
    secondo voi una distanza media di 6 7 cm dall'isolamento è sufficente?
    mediamente una canna fumaria coibentata come la mia che temperatura puo' raggiungere esternamente?
    grazie
    • Re: temperatura canna fumaria di Gianni del 19/07/2009, 20:04
      Se vuoi levarti il pensiero prendi un "rotolino" di lana di roccia e fai un anello (usa quei 6-7 cm) intorno alla canna nel punto in cui vai a mettere il poliuretano. Avrai un isolamento al calore più che ottimo...
      Ciao.